Prosecco o Spumante?
Quando si pensa alle eccellenze enogastronomiche dell’Italia, il vino rappresenta senza ombra di dubbio uno dei capitoli più importanti da considerare quasi obbligatoriamente. Le bollicine italiane sono oggi apprezzate in tutto il mondo e questo è motivo d’onore e orgoglio per il Belpaese in quanto nomi come Prosecco o Spumante sono indice di qualità da molto tempo.
Questi vini sono lo strumento ideale per coronare una festa e da sempre accompagnano i brindisi di Natale e Capodanno in tutto il mondo. Per questi motivi, tali prodotti rappresentano più che semplici bollicine, il target qui è riferito infatti a dei veri status symbol essendo bottiglie in grado di regalare momenti di gioia immensa con una frizzantezza impareggiabile oltre ad un colore unico nel genere.
Tutta l’attrazione di cui sono circondati, spesso induce a considerarli come un’unica cosa ma Spumante e Prosecco sono due vini ben distinti e in questa guida si vedrà come considerarli e su quali parametri effettuare la scelta.
Lo Spumante
Lo Spumante rappresenta la prima categoria sulla quale soffermarsi. Quando ci si riferisce a questo vino è impossibile riassumerlo in un unica bottiglia in quanto ad un simile nome corrispondono anni di tradizione oltre ad un’intera industria con un settore di mercato fiorente che riconosce come caratteristica distintiva una differente metodologia di lavorazione che si basa sulla scelta di uve diverse per qualità e caratteristiche.
Per Spumante intendiamo quindi ogni vino che fin dalla sua apertura libera nell’aria anidride carbonica che in questo caso è prodotta direttamente da quella che in gergo viene definita come doppia fermentazione in bottiglia. È questa caratteristiche che contraddistingue in modo inequivocabile lo Spumante da ogni altro prodotto.
In seguito allo stappo e versando nel bicchiere lo Spumante si deve assistere allo spettacolo prodotto dalla spuma e quindi dalle relative bollicine che contraddistinguono un prodotto di qualità. Il dettaglio che offre la prova di star consumando un prodotto italiano realizzato a regola d’arte, sono proprio le bollicine che nel flute continuano a salire dal basso verso l’alto senza fermarsi. In molti casi questo fenomeno si limita ai primi attimi dopo che lo Spumante viene versato, in questo caso, si è in presenza di un prodotto scadente.
La frizzantezza, infatti, deve caratterizzare il prodotto visibilmente per tutto il tempo. La famosa caratteristica definita come Perlage infatti è un dettaglio imprescindibile per un vino che non smette di regalare ogni anno emozioni sempre più vive.
In secondo luogo, un ottimo Spumante non deve presentare una gradazione alcolica eccessivamente alta. In presenza di prodotti che sono stati realizzati seguendo il metodo classico infatti non si punta ad una presenza eccessiva di alcool all’interno dello Spumante.
La bottiglia, in molti casi, dovrebbe infatti citare il modello champenoise o Martinotti-Charmat che rappresentano i due stili più utilizzati per realizzare lo Spumante. Questo perché il prodotto non è legato ad una precisa zona di provenienza in quanto l’Italia presenta molto produttori sparsi per tutto il territorio che riescono a mettere in campo tutta la propria esperienza per la produzione di un vino eccellente come il Franciacorta.
Spumante in offerta
- 6 bottiglie da 0.75 ml
- Giallo paglierino intenso con colore dorato
- Aperto, ampio, intenso con profumi; di crosta di pane, miele e noci
- Vino rosé "Unione" Metodo Classico Millesimato, del marchio "Villa Walter Fontana"
- ✔️ Spumante da uve 🍇 Cuvèe Nebbiolo (Chiavennasca), Pignola e Rossola
- Cartone da 6 bottiglie 🍾 (6 x 750 ml)
- Vino spumante 'Premium Gold' prodotto con Glera uvaggio
- Il colore è giallo paglierino a vista con perlage fine e persistente
- Il profumo è reale con note di frutta
Il Prosecco
Il Prosecco è un nome che fa riferimento ad un prodotto fortemente sentito in Italia. Ne è una testimonianza l’attenzione che si è avuta nel tempo per tutelare la bontà e il valore di questo vino da manomissioni e contraffazioni del marchio che, godendo di grande fama in tutto il mondo, ha da sempre subito attacchi di ogni genere. Ecco perché fortunatamente oggi il marchio Prosecco è protetto da ben due certificazioni.
Per gustare un prodotto di qualità è obbligatorio quindi scegliere bottiglie che presentino la certificazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) e DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
La produzione di questi vini è controllata da un rigido disciplinare che viene utilizzato per avere un riferimento su quali sono le uve da poter ammettere nella produzione del Prosecco e quali sono i territori dai quali poter far arrivare le uve da destinare alla produzione. Il Prosecco è prodotto in Veneto e Friuli Venezia Giulia all’interno di determinati vitigni.
Prosecco in offerta
- Vitigno: Glera
- Colore: giallo paglierino il colore a vista con perlage fine e persistente
- Profumo: il bouquet olfattivo è piacevolmente fruttato, pulito, aromatico
- Spumante iconico di Valdo
- Nasce tra le splendide colline di Valdobbiadene, patrimonio dell'Unesco
- COLORE: Giallo paglierino chiaro con riflessi dorati
- Prosecco extra dry prodotto con Glera uvaggio
- Il colore è giallo paglierino impreziosito da elegante perlage
- Il profumo è intenso con note di frutta
Qual è la differenza?
Lo Spumante rappresenta una categoria di vini dalle provenienze diverse con una scelta di uve relativamente variegata. Le regolamentazioni da rispettare per la produzione di un buon Spumante sono diverse quindi, lo stesso Prosecco può essere definito come vino spumante anche se prodotto in zone ben precise d’Italia.
Volendo ravvisare una prima differenza tra i due, è possibile basarsi su questa prima categoria ovvero la rigidità dei protocolli di produzione. Mentre quindi il Prosecco basa la sua qualità su un rigido disciplinare che ne stabilisce uve e luoghi di produzione, per lo Spumante si va incontro ad una produzione che spazia sia per qualità di uve utilizzate che per il territorio di produzione.
Una seconda lente di osservazione si posa invece sulla gradazione alcolica. Nello Spumante, infatti, si è in presenza di una seconda fermentazione che in questo caso avviene direttamente in bottiglia e crea le inconfondibili bollicine. Nel caso del Prosecco, tutto ciò avviene in vasche d’accia inox e per questo non necessita di invecchiamento come per lo Spumante.
Quale scegliere
La differenza risiede inoltre nel vitigno utilizzato, nel metodo di spumantizzazione e nel luogo di provenienza. La scelta però si basa sul livello di zuccheri. In entrambi i casi, infatti, i prodotti possono essere distinti tra:
- Brut Nature con un contenuto zuccherino inferiore ai 3 grammi per litro;
- Extra Brut dove gli zuccheri sono compresi tra 0 e 6 grammi per litro;
- Brut con una percentuale tra i 6 e i 12 grammi per litro;
- Extra Dry che presenta una concentrazione di zuccheri tra i 12 e i 17 grammi per litro;
- Dry con una scelta tra 17 e 32 grammi per litro;
- Demi Sec con un contenuto tra i 32 e 50 grammi per litro;
- Dolce con una percentuale di zuccheri superiore a 50 grammi per litro.