Che buona la paella! Con il suo mix di profumi e di sapori, e le differenti consistenze che solleticano il palato, è un piatto unico che prevede tante varianti.

La paella spagnola è una pietanza in cui si incontrano il sentore orientale dello zafferano, accompagnato dal suo bel colore giallo carico dorato, assieme alla sapidità dei frutti di mare, e ancora con la succulenza del pollo e dei gamberi che abbracciano la nota piccante del chorizo: un caleidoscopio aromatico questo, che può rendere complicato l’abbinamento con un vino italiano. 

Si può abbinare un vino bianco profumato come un Gewürztraminer, oppure un vino bianco morbido e setoso come un Lugana. Oppure, si può osare l’accostamento con un vino dall’ottima freschezza, come il Sauvignon Blanc.

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Ma la paella si può abbianare anche al vino rosso, come una bottiglia di Lacrima di Morro d’Alba, di Lambrusco o di Ciliegiolo toscano DOC: altrimenti, si può mettere d’accordo tutti con dell’ottimo rosato che incontri il gusto di chi ama un vino dalla trama leggera e dal profumo delicato.

Di seguito scopriremo insieme quali sono gli abbinamenti vinicoli ad hoc da seguire se hai organizzato una cena spagnola a base di paella e non sai proprio come indirizzarti nell’acquisto della bottiglia più adatta.

Con i nostri consigli porterai in tavola tutto il gusto di una buona paella da condividere e il vino giusto in abbinamento, per un tripudio di sapori e profumi da far perdere la testa: benvenuti a Madrid, o a Barcellona, in questa serata completamente dedicata alla cucina spagnola… ma con il tocco tutto italiano di un buon calice made in Italy!

Qualche pillola storica sulla paella

In realtà il piatto tipico spagnolo ha origine a Valencia ed è una ricetta a base di riso e zafferano, la celebre spezia pregiata nota anche come oro giallo o rosso, in base alla varietà, che conferisce quel tipico colore caldo che mette subito allegria in tavola. Si può arricchire con crostacei (nella tipica paella di Marisco), oppure con pollo e salsiccia (nella versione con carne), oppure con carne e pesce nella variante mista, più ricca e variegata. 

Nella preparazione si parte dal soffritto di base, che non può mancare, e si conclude con un altro passaggio fondamentale che è la tradizionale gratinatura al forno che forma la crosticina. 

Si tratta di un piatto ricco, conviviale, colorato e corale che mette d’accordo tutti e si mangia in compagnia: proprio per questo si usa portare una voluminosa paella in tavola e permettere ai commensali di servirsi da soli, direttamente dal recipiente. 

In alcuni ristorante si porziona, ma la bellezza di questo piatto tradizionale iberico risiede proprio nella sua convivialità, nella possibilità di compartir, in spagnolo, condividere.

Paella & vino l’abbinamento perfetto

Alla gente spagnola piace condividere il cibo, e allo stesso modo il vino, in una serata da trascorrere in compagnia tra buona paella e balli gioisi: ma qual è il vino giusto da proporre in abbinamento a una ricetta popolare come questa?

Il segreto sta nell’intercettare gli ingredienti presenti nelle differenti versioni, in modo da trovare l’accostamento ideale.

La paella di Maresco, o anche chiamata paella Marinara, a base di crostacei, ci sta bene un ottimo Riesling o una bollicina come il Bandarossa, un Franciacorta o un Cartizze, vini freschi e minerali che solleticano il palato e lo puliscono boccone dopo boccone. 

Se avete la fortuna o la possibilità di mangiare la paella de Bogavante, a base di astice, il consiglio ricadrà su un Sauvignon Blanc la cui freschezza enfatizzerà il gusto particolare del rimato crostaceo.

Se invece mangerete una gustosa paella di carne, condita con tanto pollo, coniglio e salsiccia dovrete abbinare un vino più strutturato ma sempre fresco come un Lambrusco, una Lacrima di Morro o un Ciliegiolo.

Nel caso della paella mista, condita con pollo, chorizo ma anche calamari, gamberi e peperoni, saranno perfetti vini bianchi strutturati e profumati come il Lugana e il Gewurztraminer

Questi vini saranno ideali anche con la Paella negra, una particolare paella di pesce arricchita con il nero di seppia. 

Concludiamo ora con 4 abbinamenti vinicoli perfetti con la paella, di cui vi suggeriamo la bottiglia presente sul sito di Amazon, dove fare dell’ottimo shopping a prezzi competitivi.

Migliori Vini da abbinare alla Paella:

Pinot Bianco

Un vino fresco, profumato, minerale e fruttato con sentori di mela, pera, meloni su un sottofondo di agrumi, zenzero e spezie. Il Pinot Bianco del Collio ha quel carattere beverino e quella freschezza giusta che servono a smussare i sapori netti e decisi della paella di mare. 

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Syrah 

Un vino della terra di Sicilia, un rosso caldo e speziato che avvolge il palato con sentori di pepe, frutti rossi e liquirizia. Con il suo fascino è in grado di catturare i sensi, e si abbina molto bene sia alla paella classica di mare, sia a quella di carne.

Lagrein Kretzer

Un rosato che proviene dal Trentino Alto Adige, i cui sentori fioriti e fioriti creano con quelli decisi della paella un cortocircuito interessante.

Il bouquet aromatico, che richiama i fiori selvatici, e quel finale aspro in bocca si amalgamano a meraviglia con i sapori netti dei crostacei, ma allo stesso tempo non coprono il piatto, fungendo invece da ottimo catalizzatore di sensi. 

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Bombino Bianco

Terminiamo con un vitigno poco conosciuto, di nicchia, una vera eccellenza made in Italy con un bouquet aromatico fiorito e fruttato, delicato e adatto ai gusto definiti della paella.

La sua freschezza e il suo finale sapido sapranno smorzare i toni decisi dei frutti di mare e dei crostacei, sgrassando la bocca a ogni forchettata. Talmente buono, piacevole da bere e leggero che troverete di sicuro lo sposalizio perfetto tra un calice di Bombino Bianco e un piatto di gustosa paella.

Fresco, asciutto, equilibrato, affina per oltre 6 mesi in tini di acciaio e sprigiona una trama che profuma di fiori e di frutta bianca, di mela, pera, pesca. 

Concludendo

Dopo tutti questi suggerimenti non ci resta che augurarvi un’ottima degustazione di paella, e non dimenticatevi che chi mangia da solo… 

Quindi, w la paella e ¡que te aproveche!