Esiste un vecchio detto per cui le ostriche sono molluschi afrodisiaci… sì, ma con lo champagne giusto!

Se stai cercando l’abbinamento migliore per il cenone di San Silvestro, o semplicemente per un momento romantico da condividere in due, questo è il posto giusto per te!

Scopri come scegliere lo Champagne Migliore per le ostriche in questa guida all’acquisto, in cui troverai le etichette più indicate per uno sposalizio aromatico, prezzi inclusi.

Cosa devi sapere prima di acquistare

Prima di tutto devi sapere che le ostriche sono una categoria di molluschi speciale, e che ne esistono in natura di differenti specie.

Puoi infatti trovare una grande varietà di molluschi, pescati in tutti i mari del pianeta, e carpirne le sfumature sensoriali differenti. Ogni specie di ostrica può sorprenderti con un gusto diverso, con un grado di salinità e di mineralità che varia a seconda di ogni tipologia.

In genere, le ostriche sono prodotti ittici di allevamento che trovano l’habitat ideale in terreni in cui il moto ondoso è più calmo e rilassato, nei campo sottocosta lontani e meno salini.

Questi bacini sono altamente ricchi di sostanze nutrienti: attraverso lo scambio costante con l’ambiente circostante, le ostriche cedono gran parte della loro salinità naturale e perdono il gusto tipico del pesce, diventando dolci e suadenti.

Per sintetizzare, possiamo fare subito una distinzione principale in:

– ostriche europee
– ostriche dell’Oceano Pacifico

Queste due varietà hanno due nomi biologici difficili da ricordare, e per non scavare troppo nella scienza marina, ci limiteremo a parlare di gusto.

Per quanto riguarda le ostriche pescate nel mare che bagna il vecchio continente, possiamo distinguere le Belon (ostriche piatte) e le Claire (ostriche concave).

Queste due categorie, tipiche della cultura francese e nello specifico di Parigi, sono considerate fra le più pregiate della ristorazione d’Oltralpe.

In realtà, Belon è il nome del fiume francese in cui si pescano anche alcune delle varietà concave, chiamate Special, che sono molto carnose e succose.

Le ostriche bretoni che crescono nei pressi del fiume Belon, invece, si chiamano Belon de Belon, e sono più piatte.

Inoltre, le varietà concave che si pescano in Europa provengono invece dall’Oceano Pacifico, passando addirittura dal Giappone.

In poche parole, è davvero difficile effettuare una classificazione precisa delle ostriche presenti in natura, senza dover per forza approfondire nella biologia marina!

Le ostriche autoctone dell’Oceano Pacifico, invece, sono chiamate:

– Kumamoto e Yaquina Bay (e provengono dallo Stato dell’Oregon)
– Malpegue (da Edward Island)
– Blue Point (da Long Island)
– New York e Cape May (sono ostriche che provengono dal New Jersey)

Come vengono allevate le due tipologie di ostriche

Le ostriche europee, tipicamente mediterranee, e quelle che provengono dall’Oceano Pacifico, si allevano in due modalità differenti, seguendo un diverso modus operandi.

Le ostriche concave crescono molto più rapidamente e dopo 3 anni si affinano nei bacini di allevamento, ingrassando velocemente.

Le piatte sono molto più rare e pregiate, hanno una produttività inferiore e un rendimento minore, e per questo motivo sono allevate da meno produttori.

Queste tipologie di ostriche piatte sono molto costose e si dividono in:

– affinamento Fine: si ottiene un mollusco più sapido, meno carnoso e dal gusto più concentrato;

– affinamento De Claire: il mollusco cresce in fondali più stagnanti, acquistando maggior dolcezza e carnosità;

– affinamento Belon: mollusco pregiato, dolcissimo, dalle carni quasi croccanti, molto carnose. Si chiamano Belon quasi tutte le ostriche di origine bretone.

Dopo questa breve premessa che di sicuro avrà incuriosito e fatto venire l’acquolina in bocca, è arrivato il momento di chiarire il motivo per cui Champagne e ostrica trovano lo sposalizio perfetto.

A parte il pregio e il costo di queste due eccellenze deluxe, il matrimonio indovinato proviene da quel giusto equilibrio di sfumature sensoriali tra acidità e salinità.

Come le coppie che vanno d’accordo e che trovano il segreto del successo, anche lo Champagne e l’ostrica si rincorrono vicendevolmente e si scambiano profumi e sapori, ritrovandosi poi in quell’armonia che caratterizza un gusto bilanciato e un rapporto equilibrato.

Concludendo, le ostriche crude manifestano aromi, gusto e sentori talmente complessi, in base alla regionalità, e variano dal dolce, al salato, dalla freschezza del melone al terroso: è il mare in cui crescono e vivono che influenza il loro personale corredo aromatico, in base ai minerali e al sole presente nell’acqua.

Questo profilo caleidoscopico trova il bilanciamento perfetto con la bollicina di Champagne.

Vediamo ora gli abbinamenti più riusciti tra ostrica e Champagne, consigliandoti sull’etichetta.

Ostriche Fine de Binic con Champagne Nicolas Feuillatte Cuvée 2016

Si tratta dell’ostrica più selvatica, allevata in mare aperto: la carne è croccante e molto sapida, con note iodate e sentori fruttati.

La bollicina indicata deve avere un finale burroso e persistente che sia in grado di sostenere il gusto selvatico dell’ostrica, come Nicolas Feuillatte Cuvée 2016.
Il vino è caratterizzato dal giusto mix tra uve Pinot Bianco e Chardonnay, sa di frutta candita su un tappeto erboso piacevolmente vanigliato e speziato.

Prezzo circa 42 €.

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Champagne AOC Cuvée Spéciale Nicolas Feuillatte 2016 0,75 L, Astucciato
  • Corpo: leggero
  • Adatto con: formaggi freschi, pesce
  • Aroma: fruttato

Ostriche Fine de Claire con Champagne Mailly Grand Cru Brut Réserve

Si tratta di un’ostrica più grassa della precedente, più carnosa, con un gusto meno sapido e un finale morbido alla nocciola.

La abbiniamo al Mailly Grand Cru Brut Réserve , con uvaggio 75% Pinot Nero e 25% Chardonnay. Lo Champagne sa di mela rossa ma ha una spiccata nota acida di ribes che dà la giusta struttura.

Prezzo circa 48€.

Ostriche Belon de Belon con Champagne Belle Epoque 2004 di Perrier-Jouët

Ostrica dolcissima, dalla sapidità pacata e leggera, delicata. Il gusto è ferroso e ricorda i frutti di bosco.

La abbiniamo al Belle Epoque Blanc de Blancs 2004 di Perrier-Jouët, con uvaggio 100% Chardonnay.

Il bouquet aromatico è dominato da note di pesca, gelsomino, magnolia, mandorle e miele.

Prezzo circa 559€.

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